L’arrondissement di Chambéry è situato nel dipartimento della Savoia, nella regione dell’Avernia-Rodano-Alpi e fa dell’omonima cittadina il suo capoluogo. Situata in un naturale crocevia dei principali assi economici europei, nonostante la sua origine si deve far risalire all’epoca preistorica e successivamente all’epoca romana, la sua storia è profondamente legata a quella sabauda. Nel 1416, il Duca Amedeo VIII di Savoia fece di Chambéry la capitale di uno stato sovrano, liberato dal Sacro Romano Impero, nel quale si sviluppò una nuova nobiltà, molto legata alle istituzioni cittadine e alla famiglia ducale. In questo periodo molti furono i palazzi signorili edificati e molte furono anche le congregazioni religiose che vi si insediarono. Divenne inoltre luogo di pellegrinaggio grazie all’esposizione della Sindone, proprietà dei Duchi, nella Sainte-Chapelle tra il 1452 e il 1578. Chambéry rimase capitale della Savoia fino al 1563, anno in cui il Duca Emanuele Filiberto scelse Torino: i grandi palazzi costruiti durante il periodo barocco, hanno infatti una chiara impronta architettonica torinese.
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Grazie alla sua posizione nelle Alpi e al suo passato di capitale dei Duchi di Savoia, Chambéry ha ereditato un ricco patrimonio che ha permesso una grande sviluppo turistico. Nel 1896 venne istituito il primo ufficio turistico e nel 1985 la città conquistò il titolo di “Città d’Arte e di Storia”. Per le vie del centro storico si respira un po' di aria italiana con il castello, residenza dei conti e dei duchi di Savoia, i suoi meravigliosi palazzi signorili risalenti al Rinascimento o il dedalo di vicoli con i sorprendenti trompe-l’oeil e i profumi di specialità gastronomiche come il cioccolato o il Vermouth. Il grande Jean-Jacques Rousseau, che vi abitò tra il 1731 e il 1742, scrive “Se c’è una piccola città al mondo dove puoi assaporare la dolcezza della vita, è Chambéry”. Molte sono le attrazioni che possiamo trovare nei dintorni, a partire da Challes les Eaux che, incastonata tra Chambèry e i vigneti della Combe de Savoie, ha il dono di avere una fonte naturale di acqua sulfurea ad una profondità di oltre 100 metri: le sue terme sono infatti molto rinomate.
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Proprio alle porte di Chambéry troviamo inoltre meravigliosi scenari naturalistici come ad esempio il Mont Granier con le sue imponenti falesie e le cascate naturali o il Parco Nazionale della Vanoise che, insieme ai Parchi regionali dei Bauges e della Chartreuse offrono ecosistemi ricchi di fauna, flora e di un prezioso patrimonio sotterraneo e acquatico. Citiamo la grotta del Prérouge che rappresenta una porta alla rete speleologica più profonda della Savoia o la suggestiva cascata di Pissieu. Anche il Lac du Bourget, il più grande lago naturale di origine glaciale di Francia, offre panorami mozzafiato e una moltitudine di attività ad esso legate, o il lago Aiguebalette che, con oltre 70 ettari di canneti, custodisce una importante diversità ecologica per il paese. Una lista di siti naturalistici e culturali davvero ricca che rappresenta un polo magnetico del turismo internazionale.
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