L’elegante città di Torino insieme alla sua “Corona della Delizie”, un’area ubicata all’esterno del centro urbano e rappresentata dalle Residenze Reali Sabaude, sono un territorio simbolo dell’intreccio storico che si è venuto a creare con la vicina Francia grazie alla storia della Casa Reale. Benché la storia di Torino abbia origini molto più antiche, i Savoia entrarono nel panorama della città nel 1280 con Tommaso III, rappresentante di un ramo collaterale dei Savoia, quello del Piemonte. Successivamente subentrò il ramo Savoia-Acaja e soltanto nel 1418 passò al ramo principale con Amedeo VIII che riunificò di tutti i territori Sabaudi e consacrò Torino a sede amministrativa, politica e diplomatica dei domini subalpini del ducato, divenendo di fatto capoluogo ufficioso. Solo nel 1563, dopo il periodo nero dell’occupazione francese di Francesco I, Emanuele Filiberto riprende il controllo di Torino e la elegge ufficialmente a capitale del Ducato, trasferendola da Chambéry. Da questo momento vennero richiesti i servizi dei maggiori architetti del tempo, come Vitozzi, Castellamonte, Guarini e Juvarra che la trasformano in una delle maggiori capitali del Barocco con un fascino ed un’eleganza che oggi rappresentano uno dei suoi tratti più distintivi.  

 

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L’impronta architettonica di Torino segue infatti una struttura impostata su grandi corsi, viali e portici allineati che si aprono su piazze maestose dal taglio aristocratico che, con gli ampi spazi verdi, il grande fiume Po che l’attraversa e la meravigliosa cornice dell’arco Alpino occidentale, la rendono una città unica nel panorama Italiano. Nel 1713 i duchi di Savoia ottennero il titolo di Re, dapprima di Sicilia poi di Sardegna, e nel 1847 con la fusione dei possedimenti di casa Savoia da parte di Carlo Alberto, Torino divenne di fatto capitale del Regno di Sardegna. Nonostante la parentesi Napoleonica, il Congresso di Vienna del 1814 aveva già gettato le basi di un processo che avrebbe portato all’Unità d’Italia nel 1861 con l’abile diplomatico e conte Camillo Benso di Cavour, il futuro primo re d’Italia Vittorio Emanuele II e la città di Torino come prima capitale dello stato unitario. Tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, Torino diventa un importante polo industriale e commerciale: nel 1899 venne fondata la FIAT, pilastro dell’economia della città.

I due conflitti mondiali successivi segnano la città come il resto dell’Italia ma nella seconda metà del 1900 la forte crescita economica in vari settori porta flussi di lavoratori in cerca di un’occupazione, prevalentemente nel comparto automobilistico, e con essi culture, tradizioni e stili di vita differenti che si mescolano indissolubilmente con la realtà torinese già fortemente intrisa di una storia multiculturale. Torino rappresenta un perfetto connubio di epoche, antiche e moderne, perfettamente intersecate e visibili nelle architetture, nell’arte e nelle tradizioni culturali. I suoi castelli, le chiese, i tanti musei, le splendide residenze Sabaude e i maestosi palazzi meritano una visita mentre le sue strade, i suoi quartieri, i suoi caffè storici, i mercati e i suoi parchi meritano di essere vissuti. Un grande richiamo è rappresentato anche dall’enogastronomia: Torino è infatti un’indiscussa capitale del gusto in quanto madre del cioccolato, dell’aperitivo o del Vermouth per citare alcuni esempi.
Una città da scoprire e vivere sotto tutti i punti di vista, beneficiando anche di un circondario altrettanto ricco, basti citare la famosa Reggia di Venaria con il suo parco naturale o i castelli di Rivoli e Moncalieri.