Le valli di Lanzo sono un territorio composto da tre vallate incorniciate a loro volta dalla Valle dell’Orco a nord e dalla Val Susa a sud, oltre che da uno splendido arco alpino che, principalmente al confine con la Francia, vanta alcune delle maggiori vette del Piemonte. La Val Grande di Lanzo, la Val d’Ala e Valle di Viù sono valli chiuse, cioè non hanno dei facili valichi alpini di collegamento con la Francia o con le valli Italiane ma piuttosto passi raggiungibili tramite sentiero come il Colle del Lys. 

 

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Gli oltre 360 sentieri tracciati che coprono più di 1000 km di percorsi, sono un vero punto di forza delle valli e offrono oggi un’infinita proposta turistica incentrata sull’alpinismo, l’arrampicata e l’escursionismo a tutti i suoi livelli. A partire dal XIII secolo e fino al 1700 l’economia locale si fondava sull’estrazione mineraria e la conseguente lavorazione del prodotto estratto ma con l’esaurirsi della risorsa e il conseguente impoverimento del territorio, i lavoratori si videro costretti a contrabbandare sale con la vicina Savoia, percorrendo difficili tracciati alpini in condizioni estreme. La grande capacità di attraversare ghiacciai a oltre 3.000 mt di altitudine e il contemporaneo sviluppo dell’alpinismo fecero sì che il contrabbandiere si trasformasse gradualmente in guida alpina, una figura molto richiesta sul finire dell’Ottocento da turisti svizzeri, francesi e inglesi di alta famiglia.

 

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Per questo motivo le Valli sono considerate la culla dell’alpinismo italiano ed in particolare Torinese, a cui è dedicato anche un Museo nella cittadina di Balme con un ricco patrimonio fotografico. Uno degli aspetti meno conosciuti di queste valli ma che ne ha profondamente segnato l’identità è la presenza di oltre 100 laghi alpini, alcuni estremamente remoti ma altri più fruibili come il Lago Monastero benedetto da un panorama unico fatto di verdi pascoli e rododendri o il Lago nero, ricco di antiche leggende. Non ultimi sono i tanti villaggi che con le loro tradizioni e la ricchezza storico/architettonica sono in grado di accontentare anche un turismo culturale e religioso: ricordiamo Lanzo Torinese, vera porta delle Valli, con il suo celebre Ponte del diavolo o il Santuario di nostra Signora di Loreto di Forno, raggiungibile percorrendo 444 scalini. Un territorio ricco di arte, storia, leggende e testimonianze di diverse epoche tutte da scoprire!

 

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